lunedì 15 ottobre 2012

Sulle biblioteche scolastiche il governo è schizofrenico!

Il sottosegretario Paolo Peluffo

Mentre il sottosegretario Peluffo, che ha pienamente ragione, vuole promuovere la lettura e portare i libri nelle scuole, le biblioteche scolastiche, i luoghi deputati istituzionalmente per la promozione della lettura nelle scuole, luogo di creazione delle coscienze, sono prossime alla chiusura.


Sottosegretario Peluffo, Lei lo sa?

E quanto costerà al contribuente una ennesima "commissione interministeriale", che dovrebbe promuovere la lettura nelle scuole al posto dei docenti bibliotecari che il governo sta in tutti i modi cercando di sopprimere anche fisicamente - visto che sono insegnanti con patologie che non potranno essere spostati ad altri incarichi senza subire conseguenze alla propria salute o perdere definitivamente il posto di lavoro? 
Per come la vedo io, questo fondi sarebbero meglio utilizzati per mantenere in servizio i docenti bibliotecari scolastici che fra i loro compiti istituzionali hanno proprio la promozione della lettura.

Sottosegretario Peluffo, se Lei  ama la lettura come credo, si impegni per salvare le biblioteche scolastiche dalla chiusura mantenendo in servizio il personale docente addetto, per permettere alle scuole di avere finanziamenti che obbligatoriamente debbano essere spesi per il patrimonio librario scolastico e non spariscano in altri rivoli.

  Lei dice "potremmo essere  competitivi solo se il libro tornerà ad essere al centro della vita di ciascuno di noi"

Ci contatti, noi docenti bibliotecari scolastici che rischiamo il posto di lavoro, ci stia affianco per far capire al Governo che le biblioteche non sono uno spreco di danaro pubblico; che i docenti bibliotecari svolgono una funzione importantissima, proprio in quanto docenti. Che facciamo parte della filiera, come la chiama Lei, che può promuovere la formazione del cittadino e quindi una ricchezza per lo Stato, non uno spreco o un fastidioso esubero.
Altrimenti dovrò pensare che Lei sta strizzando l'occhio al mondo dell'editoria e basta.

Spero in una Sua risposta ed in un Suo intervento anche di concerto con il mondo dell'editoria.



Il comunicato di Francoforte del sottosegretario Peluffo recita:



Nelle prossime settimane proporrò l'istituzione di una task force sul libro, un gruppo di lavoro interministeriale che adotti tutti le misure necessarie a sostenere e promuovere la lettura, nella scuola e nelle università, innanzitutto". 

 "Viviamo nella società dell'informazione e l'economia della conoscenza è divenuta, negli ultimi anni, il principale motore della globalizzazione. Potremmo essere - ha spiegato Peluffo - competitivi solo se il libro tornerà ad essere al centro della vita di ciascuno di noi". "Le norme, le agevolazioni fiscali e i contributi economici - ha continuato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'Editoria - sono importanti ma serve una grande azione sinergica di tutti gli attori della filiera. Dobbiamo portare i libri nelle scuole, nelle famiglie, in tutti i luoghi di ritrovo delle persone".

Lo ha annunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'Editoria, Paolo Peluffo, che oggi ha inaugurato il Punto Italia alla Fiera Internazionale del Libro, a Francoforte.

Fonte: notizia ANSA del 10.10.2012

4 commenti:

  1. ...e non hai idea di come stanno trattando alcuni casi a livello periferico, vale a dire UST e scuole! Non è solo schizofrenia, è l'incompetenza, la burocrazia, il disprezzo per il concetto di lavoro in se stesso. Neppure Camilleri, nel suo intervento di ieri al bibliopride ha nominato, così, anche solo di sfuggita, le biblioteche scolastiche. E' uno schiaffo sonoro a diverse migliaia di persone e ai loro anni di vita passati, e non perché le biblioteche abbiano smesso di esistere ma per il disprezzo di coloro che le biblioteche hanno reso esistenti!

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    1. No, immagino di non avere idea. So della mia situazione. La realtà però supera spesso la fantasia. Per esempio leggevo su un forum di un docente utilizzato che è privo di un arto e di una mano all'altro arto. Egli si chiedeva come potrà lavorare come assistente amministrativo in segreteria. Come dargli torto? MA i nostri governanti hanno legiferato con ignoranza (almeno spero). Cioè senza sapere chi siamo e perchè lavoriamo in altri compiti diversi dalle ore frontali di insegnamento. E soprattutto che noi lavoriamo e ci occupiamo di didattica in biblioteca insieme ai colleghi che insegnano in classe.

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