lunedì 10 ottobre 2011

Status giuridico e status di fatto di un docente bibliotecario



Il titolo è un gioco di parole.

Nella scuola siamo abituati a sentir parlare dell'organico di diritto e quello di fatto.

 Per il docente bibliotecario lo status di diritto è quello di docente... ma di fatto?

Di fatto  chi si trova a dover fare la difficile scelta di passare ad altri compiti ha vita dura. L'unica pregio di questa "condizione" è quella di continuare a lavorare e continuare a lavorare nel proprio settore di specializzazione, la scuola.
Ci si rimbocca le maniche e ci si mette a studiare, cosa che un bravo insegnante fa sempre, quando si aggiorna. Nel caso del bibliotecario scolastico si inizia a studiare biblioteconomia: l'arte di inventariare, preparare i volumi per il prestito, classificare, collocare, catalogare e insegnare a ricercare. In questo i Provveditorati e altri organismi hanno offerto delle opportunità.

 Ma non è tutto rosa e fiori.

Sei in una precarie condizioni di salute, scopri che stranamente il governo ti offre di continuare a lavorare per il doppio delle ore che facevi prima. Diventano 36. Via il giorno libero che prima avevi, e che per chi sta male è una boccata di ossigeno.Durante la sospensione delle lezioni, la scuola è deserta ma tu sei lì in balia degli elementi perché non essendoci nessuno ed non essendo tu vicino agli uffici amministrativi, non godi né di refrigerio estivo da aria condizionata, nè di calore da impianto di riscaldamento in inverno.

Spesso si è ambiguamente "gestiti" fra Dirigente Scolastico e DSGA (il capo del personale ATA). Ma come si applica poi la normativa ai docenti bibliotecari? A quei docenti che hanno scelto di lavorare in altri compiti? Sempre a loro sfavore. Tranquilli. Sei personale docente ma verrai trattato come personale ATA  o come personale docente a seconda di dove sta la sola.
E solo sulla carta potrai accedere al fondo d'Istituto. Non ti azzardare a chiederlo!

Se nel cambiare mansioni si cambia anche scuola i collaboratori scolastici (bidelli di una volte) appena ti vedono decidono di darti del tu ed i colleghi di darti del lei. Ora che alcuni bidelli simpatici ed educati ti diano del tu ti fa anche piacere, magari dovresti essere tu a proporlo, ma fa niente. Lasciamo state il bon ton.   Ma che i colleghi ti diano del Lei...beh veramente è spiazzante.
I bidelli, però, di solito non è per per cameratismo che lo fanno. Lo fanno per rimarcare che non ti considerano più un docente ma senza dirtelo apertamente. Una situazione di fatto, appunto.

Ora ci si chiede: ma perché spendere tutti quei soldi in visite di controllo, è evidente che per accettare queste  condizioni uno deve proprio stare male o essere fumato di brutto! Noooo?!?!

Eppure tu ci tieni al tuo posto di lavoro, perché è il lavoro che nobilita l'uomo, gli dà da mangiare e paga anche le medicine e le cure mediche.

Inoltre, sei riuscito ad instaurare un buon rapporto con i tuoi colleghi, collabori con loro e sei utile ai ragazzi, agli scolari lo vedi da i traguardi che aiuti loro a raggiungere, da come ti trattano con affetto, da come ti ringraziano, ti cercano, ti vengono a parlare quando hanno un problema scolastico e non. Ed è tutto questo che ti fa pensare che vale la pena continuare. E quasi quasi è pure terapeutico e quindi non te ne vuoi andare prima del tempo.  E' per questo che difenderai il tuo posto fino in fondo.  Ma sì, che alzino anche l'età pensionabile a 65 anni. Io non schiodo.